mercoledì 10 marzo 2010

TUTTI UGUALI, TUTTI DIVERSI
Il concetto di diversità è molto difficile da spiegare. Attraverso le letture fatte in classe e lo studio della storia abbiamo capito che spesso la diversità può essere una cosa, una persona a noi estranea o, come molte volte ci esprimiamo nella quotidianità, “ciò che è nuovo è diverso”. Molte volte ciò che ci fa paura lo definiamo diverso. Essere diverso significa però anche essere originale, che si distingue dagli altri. È considerato diverso, ad esempio, chi non segue la moda, chi è più povero o più ricco, chi ha il colore della pelle diverso dal nostro o chi non si sente di fare un’azione seguendo semplicemente gli altri. Diverso è chi ha una storia differente dalla nostra. Per diverso si intende anche chi viene escluso dal gruppo perché magari ha caratteristiche, anche minime, lontane dalle nostre. A volte però l’essere “troppo” diversi può diventare un fattore che fa allontanare le persone. Eppure la diversità è il bello del mondo, è la varietà di tutti noi, perché grazie ad essa possiamo confrontarci, discutere, sorridere delle differenze e allargare i nostri orizzonti in una società difficile come quella di oggi. La diversità può quindi essere letta non come un fattore negativo ma al contrario come un arricchimento. Classe 3^B