mercoledì 24 marzo 2010
Se fossi dell’ Inter…
sarei contro Hitler
Se fossi Sneider
giocherei a Thomb Reider
Se fossi Materazzi
insulterei Bigazzi
Se fossi Cordoba
sarei poca roba
Se fossi Balotelli
mangerei… cavatelli
Se fossi Milito
avrei la scuola finito
Se fossi Stanchovic
odierei Ibrahimović
Se fossi Toldo
imiterei Poldo
Se fossi Lucio
ammirerei Confucio
Se fossi Muntari
farei un bel safari
Se fossi Cambiasso
sarei un asso
Il mio allenatore sarebbe sempre Murinho
anche se non fa mai neanche un ghigno.
Vito, I A
martedì 23 marzo 2010
prima ancor della lezione:
il mio Preside Autunno si chiama
e la sua scuola lui ama
Ogni giorno a scuola ci aspetta:
"Buon giorno ragazzi! ...vado di fretta"
In classe già c'è la Poeta, la prof. di inglese
poi entra il Colonna e saluta in francese
lui con noi è molto bravo
gentile, dolce e per niente avaro
Dice che noi della scuola siamo il “cuore"
e che "sono poche le cinque ore!"
Lui il rientro ci vuole far fare
e di pomeriggio vorrebbe insegnare
Preside grazie di cuore
soprattutto per il buon umore!
Francesca IC
RAGAZZI/Bambini
che hai sempre l’”occasione”
di incontrare i tuoi amici
di abbracciarli di baciarli e
di confidar loro tutto e
di passeggiare insieme a loro
ridendo e scherzando
come bambini con
i loro giocattoli nuovi
È stupendo sapere
che hai sempre l’”occasione”
di versare qualche lacrima
di gioia o di dolore
ma non importa…
la cosa più importante
è condividere sempre i propri sentimenti e le proprie cose
con loro,
i tuoi amici
le PERSONE più SPECIALI al MONDO!!
Lara, I A
martedì 16 marzo 2010
modelli in cartoncino
Castello
I primi castelli nacquero tra il IX eil X secolo e diventarono subito il simbolo del medioevo. Furono costruiti per difendere i contadini e gli abitanti delle zone rurali dagli attacchi degli invasori. Il castello di solito era costruito su un’altura, con intorno aspri dirupi o un fossato. Si accedeva al castello tramite un ponte levatoio. Era formato dal maschio, un edificio per la residenza del castellano ed altre strutture.
Abbiamo realizzato il modello di un castello di carta sperimentando il “lavoro cooperativo”. Ognuno di noi ha costruito un elemento che abbiamo poi assemblato fino ad ottenere il prodotto finito.
abbiamo compreso che con il contributo di tutti si può perseguire un obiettivo comune ed ottenere dei risultati.
E adesso tutti insieme cantiamo….
“oh che bel castello marcondiro ndiro ndello,
oh che bel castello marcondiro ndiro nda”….
CLASSE IA
sabato 13 marzo 2010
L’orologio …. alimentare
Scopo di questo esercizio è la realizzazione di un “orologio alimentare”, utile per ricordare gli orari dei pasti e le pietanze che è opportuno consumare. Procurati un cartoncino bianco e uno colorato e, con un compasso, disegna 2 cerchi.
Per il primo cerchio:
1) Con una matita e un righello, dividi il cerchio in due metà. Ora dividi la metà superiore in 5 spicchi uguali,
2) Scrivi, su ciascuno spicchio, i seguenti orari:7.00 – 10.00 – 13.00 – 17.00 – 20.00. Nella metà inferiore, invece, scrivi “riposo”;
3) Sotto la dicitura ore 7.00 scrivi prima colazione, quindi i seguenti alimenti: “latte, biscotti, marmellata, frutta”. Per gli altri orari: ore 10.00, primo spuntino (un frutto o un succo di frutta); ore 13.00, pranzo (pasta, carne o pesce o formaggi o insaccati, verdura e frutta); ore 17.00, merenda (un panino piccolo con marmellata o uno yogurt magro alla frutta); ore 20.00, cena (pasta in brodo, latticini o pesce, verdura e frutta).
Per il secondo cerchio :
1) Con delle forbici ritaglia una finestrella delle dimensioni di uno degli “spicchi” presenti sul cerchio, in modo che si possa leggere il testo sottostante una volta che i cerchi saranno sovrapposti;
2) Sovrapponi questo cerchio al primo, fissando i due cerchi con una clip, in modo che i due cerchi siano liberi di ruotare in modo indipendente. In questo modo, ruotando il cerchio superiore, appariranno per i vari orari gli alimenti necessari perché ciascun pasto possa considerarsi completo.
mercoledì 10 marzo 2010
Il concetto di diversità è molto difficile da spiegare. Attraverso le letture fatte in classe e lo studio della storia abbiamo capito che spesso la diversità può essere una cosa, una persona a noi estranea o, come molte volte ci esprimiamo nella quotidianità, “ciò che è nuovo è diverso”. Molte volte ciò che ci fa paura lo definiamo diverso. Essere diverso significa però anche essere originale, che si distingue dagli altri. È considerato diverso, ad esempio, chi non segue la moda, chi è più povero o più ricco, chi ha il colore della pelle diverso dal nostro o chi non si sente di fare un’azione seguendo semplicemente gli altri. Diverso è chi ha una storia differente dalla nostra. Per diverso si intende anche chi viene escluso dal gruppo perché magari ha caratteristiche, anche minime, lontane dalle nostre. A volte però l’essere “troppo” diversi può diventare un fattore che fa allontanare le persone. Eppure la diversità è il bello del mondo, è la varietà di tutti noi, perché grazie ad essa possiamo confrontarci, discutere, sorridere delle differenze e allargare i nostri orizzonti in una società difficile come quella di oggi. La diversità può quindi essere letta non come un fattore negativo ma al contrario come un arricchimento. Classe 3^B
martedì 9 marzo 2010
La maschera di ferro 2
In Francia governa Luigi XIV, mentre a Parigi il suo popolo muore di fame. I Gesuiti ,per Luigi costituirono, un grave pericolo. il Re incarica l’ex- moschettiere Aramis,di scoprire l’identità del generale dei Gesuiti. Aramis,poi chiama i suoi vecchia amici,Athos,Portos e D’Artagnan , per dire loro che lui era il capo dei Gesuiti e chiedergli se lo volevano aiutare a sostituire il Re .Pathos aderisce immediatamente al piano. Dopo accettò anche Athos,che ha un odio profondo contro il Re , perché ha fatto uccidere il figlio Raoul , per prendersi la sua fidanzata,Cristine,che poi si impicca. Invece D’Artagnan non aderisce,perché lui è il capo dei moschettieri e protettore del Re,quindi voleva restargli fedele. Il piano di Aramis è molto ambizioso :si tratta di sostituire il Re con il suo gemello Filippo,rinchiuso da tanto tempo in una prigione e costretto a portare una maschera di ferro. Il piano inizialmente sembrava funzionare, ma durante la sostituzione qualcosa va storto e D’Artagnan individua il capo. I 3 moschettieri riescono a fuggire ma Filippo rimane tra le mani del fratello che lo fa imprigionare nuovamente. D’Artagnan ,intenerito dal modo di fare di Filippo,si unisce ai 3.I 4 poi liberano Filippo,e vengono intrappolati dal Re e dai suoi soldati. Invece di arrendersi,loro ,decidono di combattere ma prima incrociano le loro spade e dicono:-“Uno per tutti,tutti per uno”-.Nel terribile combattimento , D’Artagnan , tenta di proteggere Filippo, e muore accoltellato dal Re. In realtà Luigi e Filippo erano figli di D’Artagnan e la Regina Anna d’Austria. Mentre D’Artagnan muore,i 3 effettuano lo scambio . Filippo diventa Re con il nome di Luigi XIV. Luigi viene perdonato e viene allontanato dalla Corte. I 3 moschettieri,vengono nominati consiglieri del Re.
Adesso vorrei fare dei commenti su questo film.
Questo film,ha catturato la mia attenzione, sia per il cast(Il nome dei personaggi sono sull’immagine in alto a sinistra) e sia perché mi ha fatto capire meglio l’assolutismo monarchico. Esso non risponde alla realtà storia ,infatti,D’Artagnan non era il padre del Re Luigi e di Filippo e anche perché Luigi XIV non aveva un fratello gemello.
La scena che mi ha colpito di più è stata quella di D’Artagnan che si è ucciso per salvare il figlio. Per me questo significa che lui(D’Artagnan) era pentito di aver tenuto prigioniero per lunghi anni Filippo,questo è l’amore di un padre!
Cristian Lepore 2° A
lunedì 8 marzo 2010
Come si dice facile in latino?
Facile! Lo studio di una lingua complessa come il latino può essere agevolato dall'apprendimento del lessico, tenendo sempre presente che l'italiano deriva dalla lingua degli antichi Romani. Molte parole sono identiche o cambiano di poco in base ai mutamenti fonetici e morfologici occorsi nei secoli. Felicia, alunna della 2^B, ha provato a stilare una lista di "parole amiche", evidenziando le somiglianze e le differenze tra loro.
LATINO ITALIANO
Cantus-Canto
Aqua-Acqua
Alumna-Alunna
Ancilla-Ancella
Cicada-Cicala
Fabula-Favola
Culumna-Colonna
Umbra-Ombra
Victoria-Vittoria
Insula-Isola
Corvus-Corvo
Amicus-Amico
Album-Albume
Amicitia-Ami
Historia-Storia
Tabula-Tavola
Asinus-Asino
Populus-Popolo
Aedificium-Edificio
Signum-Segno
Consul-C
Dens-Dente
Dolor-Dolore
Error-Errore
Homo-Uomo
Rumor-Rumore
Timor-Timore
Corpus-Corpo
Gustus-Gusto
Morsus-Morso
Sensus-Sen
Usus-Uso
Gelu-Gelo
Effigies-Effige
Superficies-Superficie
Schola-Scuola
domenica 7 marzo 2010
La maschera di ferro
Riflessione sul film “La maschera di ferro” (Silvia 2^B)
Sabato 6 marzo 2010, a scuola, noi alunni di 2°B abbiamo partecipato alla visione del film “La maschera di ferro”, insieme agli alunni della 2°A.
Secondo me questo film, dalla regia di Randall Wallace, è davvero stupendo, per diversi motivi, fra cui sicuramente i valori dell’amicizia, quella vera, quella con la “a” maiuscola, quella per cui un vero amico sacrificherebbe la propria vita, proprio come l’amicizia che lega Aramis, Porthos, Athos e D’Artagnan, i quattro moschettieri; dell’amore per la persona amata e per la propria patria; del coraggio; dell’onore.
Un altro fattore che ha contribuito a rendere meraviglioso questo film è stato anche lo splendido cast, costituito da Leonardo di Caprio, nel ruolo di Luigi XIV e del suo gemello Filippo, John Malkovich, nel ruolo di Athos, Gérard Depardieu, che interpreta Porthos, Jeremy Irons, nel ruolo di Aramis e Gabriel Byrne, che interpreta D’Artagnan; un grazie va anche a loro.
Sono davvero contenta di aver guardato questo film, sia perché ha fatto capire meglio l’assolutismo monarchico in Francia e il modo in cui si viveva alla corte e al tempo del Re Sole a tutti noi, sia, e soprattutto, perché dà molti insegnamenti morali sulla vita, come quelli di cui ho parlato precedentemente.
Concludo dicendo che non dimenticherò mai questo bellissimo film, avvincente e commovente allo stesso tempo.Vi lascio con alcune delle tante frasi che mi hanno colpito particolarmente...
Athos: Una volta io, tutti noi, credevamo di dover porre le nostre vite al servizio di qualcosa di ben più grande di noi stessi. Aramis aveva la sua fede, Porthos il suo amore per la vita, D'Artagnan la sua devozione;io, avevo Raul.
Filippo: Il più grande mistero della vita è chi in realtà siamo.
Athos: D'Artagnan io non ho mai conosciuto uomo migliore di te, né avuto un amico più caro. Ma se questo re fa del male a mio figlio solo per prendersi un'amante allora questo re diventerà mio nemico e così pure qualsiasi uomo si metta tra quel nemico e me.
Vi consiglio davvero di guardare questo film, sicuramente non ve ne pentirete.
venerdì 5 marzo 2010
Noi ne vedremo delle belle, …ma voi le leggerete!
Noi ne vedremo delle belle, …ma voi le leggerete!
Stamattina, quando sono arrivato nel cortile della scuola ho notato, tra le varie facce, quelle di due perfetti sconosciuti: lui era basso, magrolino e… “normale”; lei… alta, bruna e guardava tutti dall'alto in basso.
“Saranno dei nuovi alunni…” ho pensato “Chissà in che classe andranno”?
Mi sono catapultato su per le scale insieme a Gabriele.
Con Federico, poi, ho gareggiato a chi arrivava per primo in classe e… grande novità… sono arrivato prima io!
Avevo ancora il fiatone quando, indovinate chi vedo entrare nella mia aula?
I “due nuovi” che avevo notato in cortile.
Quando l'aula si è riempita, la Prof. d'Inglese ha sistemato i nuovi alunni e gli ha detto di sbrigarsi perchè per lei le lezioni iniziano alle 8.25 e non alle 8.30 come per tutti gli altri prof., ma….
…siccome siamo la classe più “rumorosa” di tutta la scuola, prima di sistemarci abbiamo dato prova della nostra abilità nel fare caos e la Prof. per farci smettere ha lanciato un urlo disumano.
Quel brontolone di Federico a voce non troppo bassa deve aver detto “che bella accoglienza”!
Il Dirigente Scolastico doveva trovarsi nelle vicinanze perchè è entrato a vedere cosa fosse successo. Con lui c'era un uomo grosso e brutto e Paolo ne ha approfittato per fare una serie di battute di “bassa lega” (direbbe la nostra Prof. di Lettere) sull'aspetto di quel tipo:
“Chi di hamburger ferisce, di panza perisce”
“Chi va a danza perde la panza”
“La vita è bella con la mortadella”.
Noi ragazzi facevamo sforzi sovraumani per non ridere, mentre le ragazze facevano facce disgustate, soprattutto la nuova sembrava pensasse: “cosa diavolo ci faccio io nella stessa classe di questi “buzzurri”?
Intanto, prima di andare via, il Dirigente ci ha informato che alla terza ora sarebbe arrivata una “nuova insegnante” di Scienze Motorie.
L’ansia allungava i tempi, poi, finalmente alla terza ora… una vera e propria visione…: una Dea entrò in classe. Era la Prof. di Scienze Motorie, bellissima e Paolo l'ha soprannominata “Miss Mondo”.
Il primo a “presentarsi” alla nuova Prof. è stato Valerio (il solito, capace di uscire anche due volte nella stessa ora); non appena quella poverina si è seduta, le ha chiesto di uscire e lei gli ha dato il permesso (non sapeva che era già uscito alla prima e alla seconda ora!).
Ah! dimenticavo, il nuovo ragazzo si chiama Alessandro e mi sembra simpatico, l'abbiamo già soprannominato “Ale il Bassotto” ma lui non se l'è presa, la ragazza invece si chiama Giorgia, è carina però antipatica; ho già sentito le mie compagnie dire che non la sopportano perchè ha la puzza sotto il naso: mi sa che nei prossimi giorni ne vedremo proprio delle belle! …TO BE CONTINUED
Classe II A