mercoledì 10 febbraio 2010

Manipolazione del testo narrativo: la favola e la fiaba, dalla prosa al verso

Il contadino e l’aquila

Un contadino trovò un’aquila presa al laccio e, ammirato dalla sua bellezza, la sciolse, rendendone la libertà. E quella non gli si mostrò ingrata. Anzi, un giorno che lo vide seduto sotto un muro pericolante, volò verso di lui e con gli artigli gli portò via la fascia che aveva avvolta intorno alla testa. Il contadino balzò in piedi e le corse dietro; allora l’aquila glielo buttò giù. Quando l’ebbe raccolta e fu tornato indietro, l’uomo trovò che il muro presso cui stava seduto era crollato, e rimase stupefatto del modo con cui l’aquila aveva ricambiato il suo beneficio. Chi ha ricevuto del bene da qualcuno deve ricambiarlo.
(da Favole di Esopo, Bompiani, Milano)


A chiunque riceve del bene………
il coraggio di ricambiarlo viene!

Un’aquila da un contadino salvata
svolazzava in cielo spensierata
quando vide il suo salvator sotto un muro pericolante
e dal capo volle lui toglier una fascia gigante.

Il contadino, molto arrabbiato, in piedi balzò
corse, corse e corse …… e dietro le andò.

Dopo che la fascia ebbe raccolta
tornò indietro a sua volta.
e vide che il muro dove era seduto
era completamente caduto.

Così, dopo tempo, rimase stupefatto
per quello che l’aquila gli aveva fatto.
P. Costanza, L. Veronica, I A, 2010