giovedì 29 marzo 2012

LO STORMO

Il prato riposa coperto di fiori,
l’azzurra distesa è pacata,
scure saette sorvolano i mori
annunciando la primavera quasi arrivata.

Come uno sciame nel blu variopinto,
lo stanco stormo di viaggiatori
non si dà per vinto
e col suo canto rinfranca i cuori.

I vecchi nidi ricordar non vuole,
già al lavoro sotto l’ombra dei tetti
ramingo e bruciato dal sole,
costruisce rifugi perfetti.

Così lo stormo di sana mente
si affretta ora per ora
ad aprire solennemente le porte all’imponente Signora.

Ed alla fine esso vola nel cielo
passando sui prati continua a volare
sui rami del fico, del pero e del melo,
scruta il paesaggio, continua a volare, non si è mai fermato per riposare
Lucia Crocetto 2^B